Yoga e denaro: quale pensiero autosabotante ti sta danneggiando?
Scopri quale pensiero potrebbe limitarti e come liberartene
Si dice che il denaro sia lo sterco del diavolo.
Quella tra Yoga e denaro è una questione annosa che divide gli animi e genera conflitto negli insegnanti di Yoga, e come tutte le questioni di questo tipo, si è restii ad affrontarla.
Ma noi si ha da essere coraggiosi! E poi questo è un blog che si propone di aiutare i Centri di Yoga nel loro sviluppo, che per forza passa anche per quello economico.
Specie in America dove è molto diffuso, lo Yoga crea anche un certo giro di denaro. Secondo una ricerca del giornale Yoga, gli americani spendono ogni anno 3 miliardi di dollari per corsi di Yoga e attrezzatura, mentre il Wall Street Journal quantifica in 42 miliardi di dollari il giro d'affari mondiale attorno allo Yoga. E' normale che si crei qualche picco, come Bikram Chondhury, uno dei più grandi maestri viventi dello yoga residente a Beverly Hills, che conta su un patrimonio personale di sette milioni di dollari, oltre che qualche Rolls Royce e Bentley nel proprio parcheggio personale.
Oppure il famoso guru indiano Maharishi Mahesh Yogi, che negli anni sessanta insegnava ai Beatles, e soleva dire:
...e fu tanto felice che quando morì lasciò un patrimonio di 30 miliardi di dollari!
Tuttavia, dall'altra parte, la Bhagawadgita, capitolo 6 versetto 10, recita:
e quindi, chi ha ragione? E tu, te da che parte stai??
Io alla ragione preferisco la pace a me
onestamente non interessa quale guru o quale libro abbiano ragione (anche se ti risponderei: quello che è più felice!) quello che mi interessa è aiutarti nella gestione del tuo
Centro di Yoga, e avere dei pensieri di un certo tipo può indurti ad autosabotare la crescita del Centro.
Nella guida "I 5 elementi di successo di un Centro di Yoga", che puoi scaricare gratuitamente qui, introduco proprio l'argomento:
... il rapporto col denaro per alcune persone è un problema. C’è chi vive parcamente e chi non può fare a meno dell'abbondanza, chi pensa a tirare soldi da ogni angolo e chi invece crede che certe cose debbano essere offerte gratuitamente perché mantengano la purezza.
Molte persone sono ulteriormente incentivate alla continuità e all’impegno quando esborsano del denaro in cambio di qualcosa; altre persone sono disposte a “dare” anche senza una diretta contropartita.
Ognuno di noi ha quindi un diverso rapporto con il denaro, ma una cosa è certa: nella realtà dei fatti in cui viviamo, un Centro di Yoga - sia esso in forma associativa o societaria - è un’attività economica a tutti gli effetti.
E come tale è soggetta a un bilancio, che dev’essere perlomeno in pari per poter far funzionare il tutto… altrimenti chiude i battenti!
Se proviamo a vedere questo rapporto come uno scambio energetico, probabilmente arriviamo alla conclusione che non c’è alcun problema nel dare (denaro) se si è consapevoli del ricevere (valore).
Bello autocitarsi, eh
Il punto fondamentale è che spesso nella nostra cultura si parte dal supporre (e fare supposizioni è già un errore) che il denaro sia qualcosa di sporco.
Ma le cose sono come le scegliamo di vedere…o no?
E' comune sentimento e ne ho avuto più volte riscontro nel mio lavoro sul web: le cose offerte gratis spesso sono percepite di valore inferiore rispetto a quelle a pagamento.
Per questo io vedo il denaro come impegno.
In questo senso il denaro, perlomeno nella nostra cultura, va ad alimentare lo scambio energetico e vederlo come tale aiuta a "farci pace".
O lo capisci, o non lo capisci.
Lo diceva Osho riguardo alla meditazione, ma è la stessa cosa, giacchè tutti i conflitti hanno origine nella mente e la mente (quando "rompe"):
- o la spegni
- o la raggiri
Il denaro è un mezzo e come tutto il resto delle entità che entrano nella nostra vita vi proiettiamo sopra una considerazione personale che si trasforma in un condizionamento.
Questo funziona per tutto: nel momento in cui smettiamo di demonizzare (o santificare) una certa cosa, quella cosa comincia a esercitare sempre meno influenza su di noi. E questo accade realmente.
La soluzione è: non stai spendendo, stai investendo
Se tu hai conflitti con il denaro, demonizzandolo, lo respingerai. E la sua presenza o assenza non ti sarà indifferente, ma ti sarà causa di problemi. Succede se si considera il denaro come un fine: lavoro per guadagnare. Fine. Questo non porta alla salute.
Quello che porta alla salute, alla crescita, è: guadagno e investo (quindi uso il denaro senza paura) per realizzare questo mio sogno, questo mio scopo. Nel mio caso, aiutare lo Yoga a diffondersi nel mondo.
Investire non è solo mettere dei soldi per la propria attività, la propria formazione. E' un modo di vivere e di pensare: oggi investo su me stesso e mi porto al ristorante. Mi merito una cena di pesce (o una pizza alle verdure senza mozzarella, se sono vegano).
E' facile approcciare questa modalità di gestione del denaro: basta pensare, mi è utile? Mi darà qualcosa in cambio? Mi farà sentire più amato/a da me stesso/a?
Questo modo di approcciare il denaro come mezzo tenendo presente il fine genera due effetti benefici:
- non penso più che sto sprecando soldi, quindi sparisce quel senso di fastidio o di aver sbagliato
- ho subito chiaro qual è l'obiettivo che mi sono preposto, l'impegno che ho preso e questo aumenta la mia determinazione e il mio godimento nel gustarmelo.
L'effetto finale di questo atteggiamento è che spendo molto di più in cose che poi mi sono effettivamente utili, a me e alle persone che mi circondano,
mentre ho visto scemare notevolmente l'acquisto di frivolezze (e poi, io non acquisto più frivolezze: investo in frivolezze, semmai )
E' come se, nel momento in cui avessi capito veramente cos'è il denaro e come usarlo, avessi spezzato un incantesimo negativo e mi arrivassero solo cose positive.
E tu, che rapporto hai col denaro?
Namastè!